1. |
Non Tagliare
04:02
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2. |
Remake
05:16
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Retromarce croniche
mordono la fitta unendo chi
clausola tra righe sa
non ha miele che lo sanerà
non corriamo più
non giochiamo più
Camminiamo a tastoni in questa interminabile partita a mosca cieca, fingiamo di volerlo trovare e lo cerchiamo dappertutto, sotto al tavolo, dietro la porta, nell’armadio. Anche se sappiamo benissimo che non è più qui con noi, perché con noi si annoia, ed ora siamo soli al buio, una parte di me è terrorizzata, ma l’altra, non vede l’ora di diventare vecchia per potersi lamentare ad alta voce
sfogliare cataloghi
con degli sconosciuti
nuotavamo fra i mattoni
di un oceano contenuto
allontanando il buio
ergevamo fari
e ti chiederò se te lo ricordi
Retromarce croniche
mordono la fitta unendo chi
clausola tra righe sa
non ha miele che lo sanerà
non corriamo più
non giochiamo più
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3. |
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Che non sia lo stesso metodo
che non siano le sue regole
procedo con parametri che non so
identificare fra la moltitudine di nebulosità sparse tra le mie dita
Che non sia lo stesso metodo
che non siano le sue regole
procedo con parametri che non so
identificare fra la moltitudine di nebulosità sparse tra le mie dita
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4. |
Resina
04:13
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Curiosità che distrae
cerchi pietre da sollevare sperando che siano tetti
rifugiandoti nel bianco vivo di quei corpi ancora confezionati e teneri
sembrano chicchi di riso
guardi le sorelle portarli via
per paura che tu li possa mangiare
E cerca le regine, separate da cunicoli che loro stesse hanno scavato
non i incontreranno mai finché si potranno evitare, per questo sono qui
perché non sarà l’agricoltura a stanarle alzando la terra, mostrandoti una corte che forse conosci già ma che non sai abitare
ma un formicaio in questo modo non può funzionare
lo sai benissimo anche tu che mi ignori, che infili la testa sempre più giù
per ignorare il fatto che quelle siamo noi
e che dipendi solo dalla mia impotenza
ma non posso più permettermi di aspettare
non ho più tempo
non più
Tu invece sei senza tempo
come una statua in attesa di un vandalo
così fiero della tua pienezza
così deluso dalla tua voce
so che vorresti di più
ma mi chiedo cosa credi che possa cambiare restando qui
loro non saranno mai diversi
ed insegui ancora il finale più triste
un martire che muore per se stesso
ma alzandoti non perderai la tua curiosità
non smetterai di alzare ogni sasso e ribaltare ogni tronco per scoprire cosa celano
salirò su ogni albero che me lo concederà
e non sarò mai incapace di perdermi tra le foglie
estinguerò ogni debito
ti libererò
L’ambra sul tuo volto torna resina
scorre dove non è stata mai
torna resina
torna resina
torna resina
torna resina
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5. |
Groviglio
05:21
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Nata dall’indugio
un attesa molesta
sono una scommessa finita male
guardami
vedo le mie mani muoversi da sole
credimi
non sento parole c’è solo rumore
spiegami
perché anche quando perdo vinco
spiegami perché
non ti posso odiare ma vorrei
non ti posso odiare ma vorrei
vedo ogni vostra diagnosi contorta
priva d’ogni razionalità
io decifro il mondo
non mi spiego solo me
sono l’onestà che desiderate
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